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GERMANIA«Scoperta la più grande truffa dei call center in Europa»

02.05.24 - 16:25
Sequestrati dispositivi di memorizzazione dati, documenti, denaro contante e beni, per un valore di un milione di euro.
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Fonte ats ans
«Scoperta la più grande truffa dei call center in Europa»
Sequestrati dispositivi di memorizzazione dati, documenti, denaro contante e beni, per un valore di un milione di euro.

BERLINO - Centinaia di investigatori mobilitati da Germania e altri Paesi hanno smantellato una rete di truffatori telefonici tanto vasta che il ministro dell'Interno della regione tedesca del Baden-Württemberg, Thomas Strobl, ha annunciato a Stoccarda che è stata «scoperta forse la più grande truffa con call center in Europa». Lo riferisce l'agenzia Dpa.

Per arrivarci, la polizia regionale del Land tedesco ha creato un proprio call center per intercettare le conversazioni dei truffatori, catturarli e avvertire le vittime. Da dicembre, più di 100 ufficiali hanno lavorato a turni, registrando circa 1,3 milioni di conversazioni telefoniche e prevenendo danni per circa dieci milioni di euro in circa 6000 casi.

A metà aprile, durante perquisizioni su larga scala con il supporto di Europol e della Polizia federale, sono stati smantellati 12 call center in cinque Paesi, principalmente nei Balcani occidentali, e sono state arrestate 21 persone, 16 delle quali sono in custodia cautelare. Nove degli arrestati erano gestori di call center. Anche la ministra della giustizia del Baden-Württemberg, Marion Gentges, ha definito l'operazione il più grande successo europeo nella lotta contro i truffatori dei numeri verdi.

Le indagini sono state avviate grazie alla presenza di spirito di un bancario tedesco che ha segnalato alla polizia un tentativo di truffa a una donna anziana di Friburgo. È stata questa operazione ha portato alla scoperta della vasta rete di call center. Durante le perquisizioni, condotte simultaneamente il 18 aprile in «vari Paesi dei Balcani e in Libano», sono stati sequestrati dispositivi di memorizzazione dati, documenti, denaro contante e beni per un valore di un milione di euro. Attualmente, il materiale sequestrato è sotto esame.

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